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Siamo nuovamente a casa.
Al più presto vi racconteremo come è andata.
Vi premetto soltanto che ci siamo divertiti, abbiamo consegnato i materiali e visto posti stupendi.
Il gruppo si è affiatato subito e sono nate nuove amicizie.
Questo viaggio non poteva andare meglio.
Ciao.
abbiamo incominciato ad inserire le foto del nostro viaggio sulla pagina FB:
https://www.facebook.com/groups/251721218237931/#!/groups/223884044384079/Incominciamo a pubblicare qualche foto di questo viaggio.
Si tratta dei primi chilometri di sterrato.
Un percorso facile, nell’estremo sud dell’Albania, vicinissimi al confine con la Grecia.
E’ l’ideale per rompere il ghiaccio e prendere la misura del gruppo.Per chi ancora non le ha viste, perchè non possiede una pagina facebook, allego qui le foto dedicate al mio piccolo ribaltamento
Che non si dica che vi nascondo le cose 😉DINAMICA DEL FATTO.
Ci fermiamo in un villaggio alle pendici del monte Tomor.
Lì il mio amico Alush ci ha preparato una sorpresa. Pranzo a base di capretto cotto sulla brace.
Siamo in ritardo sulla tabella di marcia. Il pranzo si trasforma in una merenda/cena.
Riprendiamo la marcia per tornare verso l’albergo a Berat che sta facendo buio.
Alush mi chiede di caricare sul mio Disco un pastore totalmente ubriaco. Quest’uomo abita in un villaggio vicino al percorso che faremo.
Procedo come apripista con il pastore albanese che continua a farneticare nella sua lingua e, ogni tanto, mi tocca il braccio destro per attirare la mia attenzione. Gli do una sigaretta per cercare di tenerlo buono.
Sto guidando su un sentiero che non conosco. E’ quasi buio.
Ad un certo punto affronto una ripida salita, di quelle che vedi solo il cofano. Arrivato in cima, il disco si raddrizza poi il muso dalla parte destra inizia a scendere e…patatrac.
Col senno di poi scopro che il sentiero piegava sulla sinistra, mentre a destra avevano scavato una canalina di scolo della dimensione giusta a contenere il Discovery.
Amen. La frittata è fatta.
Spengo il motore, rispondo con il CB alle domande concitate dei miei compagni di viaggio, esco dal finestrino, apro la portiera, allungo la mano al mio “copilota” ubriaco. E’ paralizzato dalla paura. Lo sollevo di peso (è leggerissimo) e lo affido ad Alush dicendogli di mandarlo via a calci.
Nella concitazione del momento, sfogo la mia frustrazione (a parole) sul pover uomo, anche se devo prendermela solo con me stesso.
Grazie a Steno ed a Walter che mi hanno raddrizzato il Disco. A tutti gli altri che si sono fatti in quattro per aiutarmi. Alla Manu che ha scattato le foto e fatto riprese video, al Discovery che pur acciaccato ha continuato a fare il suo sporco lavoro riportandomi a casa tutto intero.
Una volta ripresosi dallo spavento, il povero pastore ha deciso di risalire a bordo e me lo sono dovuto sopportare per altri 20 minuti. Devo ammettere che ad un certo punto ho incominciato a pensare di anestetizzarlo con una noce in faccia…son troppo buono per queste cose.Ebbene si….siamo tornati.
Vedo con piacere, ma non avevo dubbi, che il buon Malaspo ha già cominciato ad aggiornarvi con parole e foto.
Il viaggio è stato molto bello, ho visto delle zone che mi ero perso la volta precedente e il fatto di essere in pieno agosto ha da una parte facilitato gli spostamenti, assenza completa di fango, e dall’altra ha deliziato la “scopa” del gruppo (solitamente Steno ed io) di una quantità di polvere da far invidia ad un giro in cava. Tutto all’interno dell’auto aveva lo stesso colore, noi per primi.
Come due anni fa dico una cosa che in questo viaggio si è ulteriormente rafforzata, l’Albania è un paese bellissimo e offre ogni tipologia di guida in fuoristrada, regala la posibilità di vedere posti meravigliosi, mangiare cose sempre ottime e, cosa importantissima, conoscere della gente fantastica. Ogni italiano dovrebbe passare almeno una decina di gioni in Albania, per riscoprire quell’Italia di 80/100 anni fa che solo nei racconti dei nostri nonni abbiamo vissuto. Questo è quello che ho detto due anni fa, oggi dopo questo viaggio vorrei sottolinearlo.
Malaspo ha fatto un lavoro egregio per l’organizzazione, l’itinerario e l’aspetto di raccolta degli aiuti umanitari. Complimenti, l’emozione che tutti noi abbiamo provato nel donare e aiutare queste persone (per lo più bambini e ragazzini) è stata enorme, grazie Malaspo.
Del fuoristrada ne abbiamo fatto tanto, direi oltre gli 800km, il tutto in completa sicurezza e senza ostacoli azzardati o pieni di punti interrogativi.Ora vi saluto e appena possibile aggiungerò qualche foto, sennò venite in sede e le guardiamo assieme.
Ciaooo
Grazie Andrea per le tue belle parole e per l’appello a visitare l’Albania. Oltre a portare aiuti ai bambini, il solo fare un viaggio turistico in quel paese, serve ad aiutarne l’economia. Dormire, mangiare, fare acquisti è un altro modo per aiutare piccoli imprenditori locali.
Walter e Lella che, a bordo del loro Defender Tomb Rider, hanno viaggiato con noi, hanno pubblicato una bella galleria fotografica.
Se siete curiosi cliccate qui sotto:
https://picasaweb.google.com/113255712610108157697/AlbaniaEstate2013?authuser=0&authkey=Gv1sRgCNf97qmdw-j5tQE&feat=directlinkecco a voi una nuova galleria fotografica:
https://picasaweb.google.com/107026885062606698350/20130905163658?authuser=0&authkey=Gv1sRgCJ_S7JXy576V6QE&feat=directlink=
il merito va a Giacomo ed alla figlia Irene.
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