Raid Tunisian Rose

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    Articoli
  • #18944
    scana
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    Sms appena arrivato:

    Ciao Ciccio!
    E’ stata dura…Stiamo partendo per l’ ultima tappa…Avro’ tante cose da raccontare.Mi mancate.Saro a casa Martedi’ prox..

    #18946
    scana
    Bloccato

    Altro sms fresco fresco:

    E’ finita abbiamo tagliato il traguardo per primi!
    Pero’ ci annulleranno questa ultima tappa ksar ghilane-douz!
    Il gps non ha registrato!Accidenti alla roba usata!
    Comunque l’ abbiamo fatta tutta, e hanno rotto le auto in molti.
    L’importante e’ aver finito tutto e che stiamo bene.
    A presto!Ciao Ciccio!

    BRAVISSIMI RAGAZZI….SIETE STATI TROPPO FORTI

    ADESSO TORNATE IN FRETTA….SONO TROPPO CURIOSO DI ASCOLTARE QUELLO CHE AVETE DA RACCONTARCI…

    Complimenti…

    #18947
    daviland
    Bloccato

    Cavolo che peccato! Abbiamo fatto i salti mortali per avere quel maledetto modello di gps. 😕

    #18948
    rickys2
    Bloccato

    Max siete grandi,l’importante comunque e’ stare bene e che tutto stia filando liscio.
    ciao Ric 8)

    #18949
    malaspo
    Partecipante

    Siete stati grandi!
    Congratulazioni per l’ottimo risultato ottenuto anche se non verrà ufficializzato dall’organizzazione.

    Ci vediamo presto per festeggiare l’ottima prestazione dell’equipaggio Massimiliano Baiesi – Matteo Andreoli.

    Ale

    #18950
    daviland
    Bloccato

    Si imbarcheranno domani alle 12 circa a Tunisi ed arriveranno a Marsiglia Lunedì in mattinata presumo. Non mi hanno detto chi ha vinto ma il team vincitore della passata edizione è arrivato secondo. (Carnesella-Carnesella di Brescia su mitico Def 300TDI)

    #18952
    speci
    Bloccato

    Allora come è andata a finire??

    Ciao a tutti

    Marinella

    #18982
    malaspo
    Partecipante

    TunisianRose 2007

    Cronaca di una tranquilla settimana di mezz’autunno..

    Da tempo Massimiliano ed io, entrambi appassionati e ferventi praticanti di OFF-ROAD amatoriale, pensavamo al “grande” salto nel mondo delle competizioni a quattro ruote motrici.
    Viste tutte le possibilità che il panorama internazionale offriva e valutato attentamente il budget a disposizione, abbiamo deciso: TUNISIA!
    I presupposti c’erano tutti: l’ambiente nord Sahariano lo conoscevamo, la navigazione non sembrava un ostacolo insormontabile, non essendo una gara di velocità pura anche la preparazione del veicolo rimaneva entro un budget “umano!”
    Grazie ad alcuni amici che avevano partecipato gli anni scorsi alla stessa competizione, siamo riusciti ad incontrare l’organizzatore della gara (JULIO IBANEZ) che ha cercato di darci qualche dritta sulla strategia da adottare e sul regolamento della competizione.
    Premesso che entrambi eravamo attratti in egual modo dalle sensazioni forti che la guida su sabbia ci avrebbe dato e un po’ spaventati dalla navigazione, abbiamo deciso che tutto andava scelto di comune accordo e che avremmo guidato e navigato al 50%.
    Fino ad ora tutto ok, rimaneva da scegliere “la machina giustà”(anche questa al 50%)
    Vagliate decine di mirabolanti offerte che andavano da un piccolo Jimny 16v ad un HUMMER H1 presa a noleggio da un amico…la scelta è caduta su di un vecchio ma robusto PATROL GRY60 2800td

    Si sa che preparare un mezzo comunque con qualche anno alle spalle (18 anni per l’esattezza!!!) significa ripristinare, riparare o sostituire tutte le parti non in perfetta efficienza, le peripezie per cercare i ricambi a buon mercato e le domeniche sacrificate sono state tante e la pazienza delle nostre ragazze è stata illimitata…
    Se si vuole mantenere il budget basso significa anche sostituire l’intero cambio/riduttore su di un piazzale di cemento in piena estate senza particolari attrezzature se non due semplici crik !!!!! di certo questo non ci ha spaventato…
    Fatte tutte le verifiche tecniche (compressione ecc..) e verificato il funzionamento dei vari organi, è iniziata la preparazione vera e propria che può essere brevemente riassunta nel montaggio di 4 ammortizzatori a gas con stelo da 50mm e nell’ aumento della capacità di raffreddamento con il montaggio di un radiatore dell’acqua maggiorato e di uno per l’olio motore di derivazione macchina operatrice.
    (non voglio dilungarmi sulle centinaia di ore perse a fare prove oltre ad implementare l’impianto elettrico a sistemare e fissare gli strumenti ,acqua ,viveri ,ricambi, tende, ecc..ecc)

    15 settembre:LA PARTENZA SI AVVICINA
    Le cose da sistemare sono veramente tante,se ne risolve una e ne saltano fuori altre due, di ogni tipo,tecniche,burocratiche(passaporti ecc..).
    Max ed io siamo veramente sotto pressione, ci rendiamo conto che conciliare il lavoro la famiglia e la preparazione del mezzo per una maratona di questo tipo non è facile come si pensi e che solo quell’insano ingrediente quel briciolo di follia mista ad incoscienza tipica del fuoristradista da la forza per crederci fino in fondo.

    5 ottobre ore 13:…SI PARTE!!!
    Dopo un succulento pranzo, saliamo sul nostro fido destriero e imbocchiamo l’autostrada al primo casello direzione Francia, meta: MARSEILLE dove ci imbarcheremo l’indomani mattina….se ci arriviamo…nelle 12 ore di viaggio iniziano infatti ad apparire una serie infinita di piccoli rumori o vibrazioni che alimentate dai nostri stati d’animo più pessimistici del solito, ci suggeriscono di gettare la spugna fin che siamo in tempo……nel cuore della notte ripartendo da un area di servizio francese la frizione emette uno strano fischio…esclamiamo:”impossibile cavoli,ma l’abbiamo controllata è nuova…al diavolo queste macchine vecchie”..andiamo avanti.

    6 ottobre IMBARCO
    Arriviamo in grande anticipo e ci fermiamo a dormire in auto al bordo della strada che conduce al porto. Dormiamo “sotto un ponte” nel vero senso della parola…visto che non ci sentivamo di dormire al porto viste le faccie incontrate….
    All’improvviso un fragore ci sveglia,apriamo gli occhi e vediamo sfrecciare una decina di mezzi super preparati dai colori sgargianti con carrozzerie in vetroresina,cerchi bead-lock, piastre in carbonio , slitte in duralluminio e antenne gps ovunque….ci guardiamo e diciamo…”a sem a post!”

    Raggiungiamo il gruppo qualche km avanti ed iniziamo a studiare i nostri avversari…….
    Verso metà mattinata ci siamo tutti,l’organizzazione inizia a distribuire i numeri di gara e gli adesivi da attaccare per riconoscere i veicoli dei partecipanti da quelli dell’organizzazione e da quelli di altri gruppi, cosi Max si dedica a quella che è una delle attività che più lo appassiona…lo stikeraggio!

    8 ottobre PRIMA TAPPA (MATMATA-KSAR GHILANE)

    Dopo due giorni passati tra nave e trasferimenti stradali,iniziamo ad avere voglia di OR! Detto fatto!
    Ci fanno alzare all’alba e praticamente senza colazione andiamo alla ricerca del punto gps che è la partenza…Ci perdiamo assieme ad altri equipaggi nel dedalo di vie di un paesino troglodita alle porte della città di Matmata!
    Fortunatamente un giovane tunisino in sella ad in poderoso ciclomotore peugeot ci accompagna salvandoci dalla figuraccia.
    Noi partiremo al 14° posto, per cui ci soffermiamo a guardare gli altri che…partono a tutta velocità
    ”strano” pensiamo, la velocità non dovrebbe essere determinante per far bene.Vorranno fare gli “SBORONI”

    Tocca a noi, diamo gas, ma pensiamo a far arrivare la macchina alla fine che è la cosa più importante.
    Subito emergono i limiti del non avere esperienza nella lettura delle foto satellitari “NASA” che l’organizzazione ci ha dato per orientarci, finiamo in un canalone di roccia,sembra di essere al WTI, cavoli non ce lo aspettavamo, Max guida con perizia e riesce a portar fuori il GR quasi incolume…. Qualche cicatrice in più sul GR non sta poi così male…..!!!
    Il tempo passa veramente in fretta, i punti sono lontani e ci spieghiamo il perché tutte le vecchie volpi corressero fin dall’inizio.
    Per guadagnare tempo decidiamo di tagliare un piccolo Erg (deserto) sabbioso ma è un errore dopo qualche km il gps indica di andare nella direzione opposta a quella favorevole a risalire i cordoni di dune.
    Noi ci proviamo comunque e il GR ci da una mano spingendo senza sosta in 2° ridotta su pareti di sabbia ripidissime per poi scollinare in brevi dolci discese che permettono appena di prender velocità per la salita successiva.
    Ogni distrazione significa dover scendere a mettere le piastre sotto le ruote.siamo tesi,il sole è allo zenit,il caldo e la fame hanno il sopravvento ed ecco il guaio!
    Una curva troppo stretta con le gomme a 0.8 bar fa stallonare l’anteriore destra,il GR è bloccato in un catino. Non si riesce a sostituire la gomma perché non appena si cercano di liberare i dadi pulendo la sabbia che li copre, questa ridiscende inesorabile quasi a dire: ”SIETE NEL DESERTO RAGAZZI, CON ME NON SI SCHERZA!”
    Ammetto di aver pensato: ”ma chi me lo ha fatto fare!”
    Max è più bravo mi fa forza e iniziamo a cercare una soluzione, dopo la prima ora di affanno siamo stremati, una bella bevuta, integratori a go-go e siamo di nuovo in forma… Qui bisogna usare la testa!!
    Piano piano costruiamo una piccola diga con le piastre che fermi la sabbia ed iniziamo a pulire fino a liberare la ruota e a sostituirla.
    Oramai la tappa è andata pensiamo, siamo fuori tempo massimo, dobbiamo uscire di qui senza stressare ulteriormente il GR. La volontà è comunque quella di arrivare alla fine!
    Usciamo dall’Erg e puntiamo verso l’oasi di KSAR GILANE dove giungiamo col buio e scopriamo…..di non essere gli ultimi.

    9 ottobre SECONDA TAPPA (KSAR GILANE-EL BORMA)

    Dopo una notte passata in tenda nel deserto non ci si puo svegliare che di buon umore.
    Un bel trasferimento assieme all’altro equipaggio italiano rimasto in gara e cercando di apprendere da quest’ultimo la tecnica per navigare al meglio, ed eccoci nuovamente al via.
    “Questa volta dobbiamo arrivare in tempo ,toccando tutti i punti!”.
    Scegliamo per questo di evitare tutte le zone impervie o troppo sabbiose e prediligiamo zone che permettano di correre sul filo dei 90km/h (velocità massima consentita dal regolamento. Ci godiamo i paesaggi e giungiamo in perfetto orario.
    La sera scopriremo anche di avere una buona posizione in classifica di giornata.
    Niente male!
    Altro trasferimento di alcune ore e arrivo all’oasi di EL BORMA dove effettuiamo i controlli di rito ed un piccolo intervento meccanico

    10 ottobre 3° TAPPA (EL BORMA –EL BORMA)

    Di certo la tappa più bella; 200km di sola, soffice e caldissima sabbia!
    Partiamo sereni, rilassati da un’altra notte in tenda , rinfrancati da una abbondante colazione; senza troppe velleità di classifica.
    Il GR è una roccia, è sufficiente portarlo alla velocità di galleggiamento ed avanza imperterrito senza ostacoli, senza scomporsi nemmeno nei passaggi in laterale più insidiosi. Grande! Tutto funziona alla perfezione, ci alterniamo alla guida ogni 2 punti raggiunti con precisione svizzera. Entrambi vorremmo che questa tappa non finisse mai… i 95 litri di gasolio del serbatoio principale calano e vogliamo evitare di ricorrere alle taniche di riserva per non perdere tempo, anche se siamo in orario sulla tabella, abbiamo imparato che basta un piccolo errore di valutazione per finire fuori tempo.
    Ecco l’imprevisto! Tra l’ultimo punto e l’arrivo ci rilassiamo, rimangono solo due cordoni di dune da affrontare quasi in discesa, facciamo addirittura qualche foto…..quando esitiamo un attimo di fronte ad un valico che presenta due uscite quasi uguali imbocchiamo quella sbagliata ed ecco che siamo sul fondo di un catino, la sabbia portata dal vento sembra polvere e il GR è inesorabilmente bloccato!
    D’improvviso ci ridestiamo ,come se da un bel sogno si fosse passati ad un incubo, e allora giù dalla macchina,”DAI!, “FUORI LE PIASTRE!”,cerchiamo affannosamente di liberare i ponti dalla sabbia, ma le oltre due tonnellate di ferro non si muovono che di qualche centimetro…PANICO!!!
    Vedo all’improvviso brillare qualcosa dalla sommità dell’imbuto nel quale eravamo finiti, metto una mano per togliere il riflesso del sole e capisco che è il luccichio del gancio del verricello che un equipaggio spagnolo ci offre.Corro e mi arrampico fino a raggiungere il cavo, lo aggancio alla nostra macchina ed in pochi istanti il GR è libero dalla morsa di sabbia.
    Ora si tratta di risalire e faccio segno a Max di dar fondo a tutte le energie del motore.lui non lesina il piede, per alcuni interminabili istanti il GR sembra violare le leggi della fisica,sale una parete di sabbia quasi verticale e sulla cima le ruote perdono per un attimo contatto con la cresta della duna, per poi appoggiarsi dolcemente sul versante successivo.
    Dall’altra parte del catino i nostri salvatori appalaudono e ci fanno i complimenti per la performance.
    Ripartiamo concentratissimi a tutto gas e riusciamo a finire entro il tempo massimo.
    Arriviamo al traguardo veramente soddisfatti, siamo stati bravi e siamo in forma perfetta..
    Non sembra essere lo stesso per il GR, lo riaccendiamo per il trasferimento al prox bivacco e….. gran fumo dal cofano, il motore sembra affannato… spegniamo tutto in fretta, la pompa del servo è inchiodata!!
    Le smusate contro le dune oggi sono state tante, la sabbia è ovunque…
    Lasciamo raffreddare il tutto, molliamo la cinghia, puliamo il tutto, bene sembra sbloccarsi.… Dai Nerone resisti!!!! (abbiamo chiamato così il nostro fedele compagno!!!)

    La sera sorpresa inaspettata: 2° posto niente male!



    11 ottobre 4° TAPPA (EL BORMA –KSAR GILANE)

    Si ritorna all’oasi di Ksar Gilane, stavolta passando per zone rocciose e sassose che sembrano voler spaccare in mille pezzi le nostre ossa e quelle del GR.
    Gli ammortizzatori sono messi a dura prova e si scaldano a tal punto da sciogliere i soffietti in plastica messi a protezione dello stelo!

    Stavolta speriamo che la tappa finisca in fretta. Verso la metà del percorso, oramai stanchi di questo continuo ripetersi di rocce inframmezzate da ciuffi della temutissima “erbe a chameaux” o erba dei cammelli da evitare accuratamente per non forare le gomme con le sue acuminate spine, non ci accorgiamo di un canale scavato dall’acqua che ci taglia inesorabilmente la strada. L’impatto è violento e sembra strappare tutto il ponte anteriore del GR, volano pezzi di sasso frantumati dal paraurti anteriore, il cruscotto scricchiola paurosamente ma la macchina continua ad andare e noi proseguiamo cercando di non distrarci.
    Dopo poche centinaia di metri Max esclama:”IL GPS è SPENTO!”.
    Di nuovo il panico, il gps che non registra una parte del percorso equivale ad una penalità importante, lo riaccendiamo subito e proseguiamo verso la fine non perdendolo mai di vista.
    La sera,all’uscita delle classifiche,scopriamo che questo scherzo ci è costato parecchie posizioni.

    (in una delle due foto a seguito potete vedere il naviga in panne con settaggio registrazione (RECORD) off…. Sigh!!!)



    (in foto una bella forata, sono all’ordine del giorno….)

    12 ottobre 5° TAPPA (KSAR GILANE-MATMATA)

    Prima che faccia giorno sono svegliato dal tintinnio delle gocce di pioggia che battono sul telo della tenda. Immagino che l’ultima tappa diventerà una passeggiata perché la pioggia compatterà la sabbia e la renderà un’ autostrada….ma mi sbaglio!
    Gia alla partenza una strettissima curva fa insabbiare più della metà dei veicoli.
    Noi ce la caviamo ma dopo pochi km si alza un vento fortissimo che fa volare la sabbia, la visibilità cala notevolmente ed il navigatore è costretto a procedere a piedi davanti al veicolo per vedere cosa c’è oltre la duna.
    Sfruttiamo le tracce di altri più incoscienti di noi per uscire da quest’ inferno (o paradiso!) di sabbia,salite,laterali,blocchi che sfiatano e motori che cantano al massimo regime!

    Proseguiamo a tutto gas troviamo i punti con facilità,oramai esperti di navigazione e cerchiamo percorsi intermedi tra quelli in linea retta che ci permetterebbero di salire in classifica e quelli delle piste,sicuri veloci ma sicuramente troppo lunghe con conseguente perdita di posizioni.
    Ci accorgiamo che il tempo stringe, guidiamo quest’ultimo tratto senza errori, velocissimi su una pista di sabbia che si sussegue con curve, salitoni e discese, quasi fosse una gara di tout-terrain.
    E’ difficile per toyotisti come noi ammettere che il gr su guida veloce non lo batte nessuno, ovviamente a confronto con mezzi proporzionati a budget di persone comuni come noi si intende…
    Arriviamo per primi!!! Gli organizzatori e i commissari di gara ci applaudono ,scattano le foto, è fantastico….quando….LA DOCCIA FREDDA!: ci accostiamo al defender che custodisce le apparecchiature per scaricare il TRACK del percorso effettuato che sarà poi il riscontro per le classifiche, il commissario attacca lo spinotto ed esclama:”NADA REGISTRAZION “ o qualcosa di simile.
    La nostra gioia diventa incredulità prima, poi rabbia e alla fine grande delusione.
    Probabilmente la botta del giorno precedente ha avuto qualche conseguenza sul ricevitore GPS che quindi non ha più svolto il lavoro nel dovuto modo.
    A poco a poco arrivano tutti gli altri partecipanti che festeggiano e brindano per essere arrivati alla fine di una maratona così estenuante.
    Vorremmo farlo anche noi, ma quest’ultima vicenda ci ha lasciato troppo amaro in bocca per festeggiare anche se siamo consapevoli di aver guidato alla grande anche quest’ultima tappa.
    Salutiamo e sommessamente ci avviamo per percorrere gli ultimi 100 km di trasferimento che ci porteranno in hotel dove, finalmente, potremo fare una bella doccia e magari un bagno in piscina.
    Passando per la cittadina di DOUZ vediamo parcheggiati gli UNIMOG di Sahara Assistance, quelli che vengono a recuperarti quando rimani in panne in mezzo al deserto.
    “Tutto sommato” ,dico, “poteva andarci peggio!”



    Ora non ci resta che il trasferimento sino a Tunisi per l’imbarco e gli altri 800 km per arrivare sino a casa, coraggio Nerone non mollarci proprio ora….

    UN PENSIERO…

    Insieme abbiamo portato a termine una grande impresa con una spesa per il mezzo e la preparazione che si avvicina in certi casi al costo sostenuto da alcuni nostri avversari per l’acquisto dei soli ammortizzatori….
    Quest’avventura ci ha insegnato che è importante sicuramente la preparazione estrema del mezzo, ma non essenziale, si possono avere grandi risultati sfruttando i pochi mezzi a disposizione basta solo volerlo e gestire le risorse con intelligenza.

    “Un’esperienza nel deserto ti segna dentro, ti insegna a non sottovalutare niente, non è un gioco, ogni piccolo errore può costare caro, riesci ad apprezzare intensamente i valori veri, la fiducia nel tuo compagno di avventura, il valore dell’amicizia, quella vera, non ti resta che rimanere sorpreso di uno spettacolo intenso, forte, che ti lascia spesso senza respiro.

    Apprezzi l’immensità, ti senti immerso, travolto da un fascino e bellezza unici, il segreto è non dimenticare mai che tu sei l’ospite che può solo avere rispetto e seguire le regole, solo così puoi vivere un’esperienza unica e tutto può rimanere un sogno.”

    UN RIGRAZIAMENTO ..

    E’ ovvio che quando non sei un famoso pilota non puoi di certo pretendere di avere la fila di sponsor pronti a elargirti somme a fondo perduto e questo chiaramente a noi non è successo e non potevamo pretenderlo….
    I piccoli aiuti però insieme al sostegno hanno reso possibile il concretizzarsi di questa grande impresa, ci sentiamo quindi di ringraziare:

    i nostri portafogli “la bota le sta’ dura!!!”
    acquatecnic per raccorderie e materiali di consumo
    crt eurosaldature materiali per impiantistica interna
    Marco Gomme tute da lavoro
    Davide Andreoli per il suo impagabile lavoro tramite internet al fine di procurarci l’attrezzatura richiesta dalla gara più qualche accessorio per la preparazione del motore
    Emanuele (il Patu!!) per fornitura olii differenziali e le mitiche tute da lavoro John Deere
    Claudio Casarin per averci omaggiato di due gomme BFG per le coperture di scorta…
    Ale detto il “Ciccio” per le magliette molto sahariane sponsorizzate…. NERONE RACING..
    Matteino detto “Wincio” ci ha procurato le preziosissime piastre da sabbia in Francia..
    Alino per aver tenuto aggiornato l’andamento della gara sul forum di ferrara 4×4
    Alessio per le barre stabilizzatrici in prestito e lavori vari
    Massimo per lavori di tornitura ecc..

    Tutti i ragazzi del Ferrara 4×4: che ci hanno sostenuto e dimostrato grande amicizia e sostegno.. (mi scuso se possa aver dimenticato qualcuno in lista…)

    Beppe e Alfredo del Rhino’s Team che ci hanno inserito e dato consigli sul contesto competitivo Africano… “SEMPRE DRITTO RAGAZZI QUALSIASI OSTACOLO CI SIA SUL CAMMINO” …………

    ……………. Una bella massima cosa ne pensate????!!!!

    Ciao a tutti speriamo di non avervi annoiato…
    Matteo e Massimiliano.

    #19008
    malaspo
    Partecipante

    Grazie a Max abbiamo inserito nuove e bellissime foto del Raid!
    Visualizzatele alla pagina:
    https://www.ferrara4x4.it/gallery/thumbnails.php?album=80

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