Mirco & Francesca in MONGOLIA!

I viaggi dei nostri Soci Mirco & Francesca in MONGOLIA!

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    Articoli
  • #17841
    matteino
    Bloccato

    Apro questo post per fare i miei migliori auguri a Mirkone e Franzusca che partono col loro Land per farsi un giretto da “2 tagliandi”….. ➡ 20.000km!!! 😯 Ferrara-Monglia-Ferrara!
    Invidia!!! :mrgreen:

    http://www.facebook.com/home.php#!/photo.php?pid=1009126&id=1583176145

    #19664
    matteino
    Bloccato

    P.S.

    Spero che chiunque abbia notizie dai nostri 2 Eroe ci aggiorni in tempo reale proprio su questo forum…
    Mirko!?!?!? Francesca!?!??!?! Immagino che sarete freneticamente impegnati a viaggiare e documentare le varie tappe, ma se riusciste a fare anche solo qualche copia/incolla qui….. 💡 💡 💡

    😉

    #19665
    malaspo
    Partecipante

    Non mancate sabato 10 ore 10.00 in Piazza Castello alla partenza di Mirco.
    Un saluto di augurio ad un’impresa invidiabile.

    Vai Mircooooooooooooo!!!!!!!!

    #19666
    malaspo
    Amministratore del forum

    Un grosso in bocca al lupo a Francesca e Mirco per il loro fantastico viaggio.

    #19667
    matteino
    Bloccato
    #19668
    malaspo
    Amministratore del forum

    http://www.ferrara-ulanbator.it/ferrara.mongolia/HOME.html

    A questo indirizzo potete trovare notizie sul viaggio di Francesca e Mirco.
    Ciao.

    #19669
    mirco
    Bloccato

    ciao a tutti ragazzi!!!
    si, siamo al countdown. si parte! sabato 10 luglio alle 10 nel cortile del castello estense. per tutti coloro i quali vorranno salutare l’equipaggio spumante e croissant!!!! ho persino imparato a cambiare il filtro dell’aria. ciao a tutti, simpatici e non. vi terremo informati. mirco e francesca

    #19670
    malaspo
    Partecipante

    Ciao Marco Polo buon viaggio!
    Ti leggerò con molto interesse.

    #19671
    malaspo
    Amministratore del forum

    Ciao Mirco Polo…in bocca al lupo.
    Non vedo l’ora di poter seguire gli aggiornamenti dell’avventura sul vostro sito.
    Un abbraccio alla Francesca.
    Ciao.

    #19673
    matteino
    Bloccato

    Riporto dal blog ufficiale:

    Partiti!
    lunedì 12 luglio 2010
    (testo da leggersi con voce stentorea tipo “Cinegiornale”)
    Alle ore 10 del 10 luglio 2010, sotto lo sguardo affettuoso dei numerosi intervenuti all’evento, l’equipaggio ha salutato i ferraresi intervenuti al “varo” della missione per Ulan-Bator. (10-10-10 è una combinazione cabalistica da non dimenticare, anche se non saprei proprio a cosa potrebbe servire…) Tappi di sughero saltati in aria hanno anticipato la fuoriuscita di beneaugurante succo d’uva fermentato, meglio noto come vino bianco spumante. Tutti felici e contenti a farsi fotografare attorno ai viaggiatori, attenti però anche ad approfittare di alcuni cabaret di paste dolci e salate pronte per essere smarrite negli stomaci degli intervenuti, cosa che in effetti è successa in men che non si dica (vedasi fotografia istantanea).
    Mirco e Francesca, dopo giorni di preparativi intensi e una notte in bianco per gli ultimi ritocchi non hanno lesinato interviste alle testate giornalistiche locali, e si sono poi avviati ad imboccare l’uscita del cortile del Castello Estense emozionati come se non si fossero mai mossi prima da casa. Ma l’emozione gioca brutti tiri: la prima tappa fuori programma è stata alla libreria Ulisse in via degli Orti a Bologna: le guide così tanto meticolosamente studiate nei giorni precedenti la missione sono rimaste beffardamente sul comodino ad attendere il ritorno dell’equipaggio, risparmiandosi – loro sì – calore, intemperie e fatica.
    Ma dove sono oggi i nostri eroi? Ieri sera a Salonicco! Finora tutto secondo programma. La notte precedente queste poche righe di supporto li ha visti alle prese con una tenda in un campeggio circondati da rumorosi olandesi che ad un certo punto si sono ammutoliti. Per sempre. O almeno per altri 4 anni, come minimo…
    E oggi i Nostri sono già alle porte di Istanbul, dove sosteranno qualche giorno in attesa di un visto importante.
    Segretamente, al di là della missione ufficiale, ora si può rivelare una ben più importante operazione che sta per essere compiuta: scoprire l’esistenza o meno del… Talpone della Mongolia. Si ha notizia di questo curioso animale già dall’antichità. Non esistono che poche notizie, confuse, contraddittorie e non scritte, lasciate in giro da Marco Polo durante i suoi viaggi. Mirco e Francesca, scambiando chiacchiere con il volgo locale, tenteranno di saperne di più, spacciando come obiettivo principale il viaggio in quanto tale. Il dovere della segretezza è stato mantenuto fino ad ora per mantenere il vantaggio su altre spedizioni in partenza in questi giorni…
    Seguite queste righe e ne saprete di più!
    Quando sarà aggiornato questo blog? Meglio darsi degli appuntamenti fissi, naturalmente non sottovalutando l’eventualità di aggiunte “variabili”: ogni martedì alle 15 ci sarà l’update, del tutto gratuito!
    (Avevo pensato al lunedì, ma è faticoso iniziare la settimana così; martedì pomeriggio è più saggio e garantista…)

    A presto!

    P.S.
    Ricordo a tutti che io, Gianni Fantoni, SONO A CASA e tengo il diario del LORO viaggio dal mio studio… eh eh eh… 😉

    #19675
    malaspo
    Partecipante

    In strada verso Baku
    mercoledì 14 luglio 2010

    (testo da leggersi con voce stentorea tipo “Cinegiornale”)
    Dopo essere stati rassicurati dalle autorità turkmene circa la possibilità di ricevere il visto all’ambasciata nel vicino Azerbaigian, i Nostri eroi hanno lasciato Istanbul in direzione Ankara, per poi arrivare fino a Baku. Da notare l’assonanza con il ferrarese “Barbagian”: terra di tonti a prescindere.
    La temperatura è sui 40°. E’ stata rilevata usando un sistema efficace quanto comune: il termometro. Sì, detta così sembra una stupidaggine, ma la calura che provano Mirco e Francesca in viaggio è nulla al confronto con quella che sto provando io, in casa mia a Ferrara! L’umidità relativa credo abbia passato il 100%: l’ho capito perché anziché desiderare di farmi una doccia sto pensando insistentemente di spalmarmi di mostarda, ma mi trattengo: non vorrei passare alla storia come il bollito vivente più grande del mondo.

    Che cos’è un “visto”? E perché ci vuole? E’ una antichissima pratica in voga tra gli Stati del mondo in grado di giustificare prelievi di piccole somme ai viandanti e di esercitare il controllo su di essi. In pratica, si tratta di ottenere un timbro sul passaporto e di mostrarlo alla dogana del Paese in cui si entra. Personalmente, ho sempre la tentazione di comportarmi come un cretino: di esibirlo con la faccia da schiaffi e declamare all’agente di turno: “…Visto?…” Ma sappiamo che l’umorismo spesso può essere mal interpretato. Mai sfidare la sorte, specie nei paesi dove il caldo irrita gli animi in un attimo.

    Del famigerato Talpone della Mongolia non si hanno ancora notizie ulteriori, tranne il ritrovamento di uno stuzzicadenti rudimentale che, stando ai racconti di alcuni abitanti delle terre turche denominate “Camini delle Fate” (vedasi foto rubata su internet e pubblicata qui sotto) sarebbe stato rosicchiato da uno di questi animali misteriosi. Ma il testimone principale di questo accadimento, tale Fanfaròn, aggiunge anche di avere 186 anni, e dietro un compenso variabile siamo sicuri confesserebbe anche di aver visto e conosciuto dei politici onesti…

    (Al prossimo aggiornamento! Al più tardi, martedì pomeriggio)

    A presto!

    #19686
    ire
    Bloccato

    Georgia on my mind
    sabato 17 luglio 2010
    (testo da leggersi con voce stentorea tipo “Cinegiornale”)

    La strada per Baku è ancora lunga, adesso all’orizzonte c’è appena la Georgia. E’ abbastanza raro trovare un Paese con un nome di persona. Questo, addirittura, non solo è doppio (c’è uno stato che si chiama così anche negli Stati Uniti d’America) ma porta addirittura il nome di una cantante italiana! L’unica altra località geografica che mi viene in mente ad avere pari requisiti è proprio in Italia ed è dedicata a quello che fu marito di Romina Power: Albano (Laziale).

    La temperatura è sempre sui 40°, l’umidità è pazzesca, si respira appena. Come faccio a saperlo? Semplice: vivo a Ferrara in questi giorni, e non ho l’aria condizionata! Ma sono sicuro che, avendola appena acquistata ma non ancora montata, quando saremo nei paraggi del montaggio il clima cambierà rendendo vano il mio investimento… Consiglio quindi anche a Mirco e Francesca di comperare un bel condizionatore – anche senza installarlo… – per far sì che il clima attorno a loro cambi verso il fresco…

    Le connessioni internet nel loro cammino non sono un granché, e arrivano le informazioni lentamente: se fossero arrivate via cammello, forse ci sarebbe voluto di meno! La prossima volta suggerisco di servirsi di un bel tappeto volante… in fondo, è zona!

    Dalla viva voce (scritta) di Mirco:

    «l’altro ieri non siamo riusciti ad inviarti niente perché non c’era connessione in hotel. Situazione surreale: il tipo dell’hotel è entrato in camera nostra, ha staccato il portatile e ha cercato la rete (wifi, ndr) con il portatile in mano come un rabdomante ma senza successo…»

    Il Talpone della Mongolia ha dato prova della sua esistenza: cercate i segni di una sua galleria in una delle foto qui sotto pubblicate, provenienti dalla Turchia…
    Al prossimo aggiornamento!

    P.S.
    Ricordo a tutti che io, Gianni Fantoni, SONO A CASA e tengo il diario del LORO viaggio dal mio studio… eh eh eh… 😉

    #19688
    matteino
    Bloccato

    http://www.ferrara-ulanbator.it/ferrara.mongolia/Blog/Voci/2010/7/21_Lettera_da_Baku.html

    Sono mitici!!!
    Gustatevi la faccia di Mircone in foto…heheheheeh!

    Riporto:

    (Francesca scrive agli amici del blog)

    …19.7.2010

    oggi 9 giorni che siamo in viaggio, 4000 km percorsi, ce ne restano altri 400 per arrivare a Baku. Forse sono i più importanti, quelli che non finiscono mai, quelli che non vedi l’ora di mangiarti per sapere se quello che succederà sarà come l’avevamo immaginato. Sarà arrivato il fax da Istanbul per la lettera d’invito? Riusciremo a farci capire all’ambasciata turkmena? Si daranno una mossa a mollarci il visto o ci dovremo dissanguare. Qui in questo posto dove l’unica cosa che ci ricorderemo sarà lo smog e il traffico, dove una stanza con il materasso con le molle che si piantano sulla schiena te la fanno pagare 80 dollari. Queste e altre 1000 domande ci girano in testa, e poi basta!! Dovremmo avere ormai finito con i punti interrogativi dettati dall’ansia. Abbiamo voluto questo viaggio a tal punto da non pensare ad altro se non ad organizzarlo per tutto l’inverno. Vorremmo che la nostra preoccupazione a questo punto fosse di farcela a resistere per 20.000 km, di riuscire a non farci fregare da qualche furbo per strada e di sostenerci a vicenda, perché dobbiamo assolutamente arrivare ad Ulan-Bator e stappare la seconda bottiglia davanti al cartello di Ulan-Bator con foto, boccia e bacio. Invece tutto dipende se, chi sarà di turno all’ambasciata sarà o meno di buon umore. Pensieri che viaggiano alla stessa velocità della striscia d’asfalto che vedo dal finestrino. Qui tutto intorno solo campagna selvaggia, solo pochi ettari sono coltivati, qualche quadratino in qua e in là, perlopiù girasoli, serviranno per i pappagallini o per friggere le triglie. I metodi di lavorazione sono ancora all’epoca dei Flintstones e il mulo va per la maggiore. La strada che stiamo percorrendo è un cantiere aperto, l’unica strada che dalla Georgia porta in Azerbajan è appaltata alla Todini, l’imprenditrice spesso ospite di Ballarò. Benissimo!!! E adesso? Paletta da una parte e dito che ci indica di accostare dall’altra. Lo guardo e dico “con questo non si scherza” e infatti… gli ultimi km per arrivare a Baku ci danno il modo di verificare che quello che sapevamo dei poliziotti figli di puttana è vero. Il viscido si avvicina e chiede i documenti, a gesti ci spiega che siamo in contravvenzione per aver superato di 40 km orari il limite, ma ovviamente non è vero. Prima o poi ci toccava questo passaggio. Quindi forza che tanto hanno ragione loro. Mirco scende e si avvicina ai due, quello giovane mi fa capire che non è d’accordo, ma anche lui cosa può farci? Intanto ci rimettiamo i primi 50 dollari, sperando che non sia l’inizio di una lunga serie. Riprendiamo la marcia un po’ gobbi e quel pensiero positivo, che strada facendo e gente incontrata si stava formando, si sta sgretolando. Intanto troviamo l’hotel e ci facciamo accompagnare seguendo un tassì alla dogana del porto dove dobbiamo lasciare il Defender, altra regola assurda. Gli stranieri non possono guidare per oltre 3 giorni dall’ingresso in Azerbajan. Entriamo al porto e il taxista ci accompagna nel lurido ufficio della Polizia portuale. I 3 ci guardano, sudaticci nonostante l’ufficio sia climatizzato. Per fotocopiare i passaporti uno dei tre si sposta da una parte all’altra con le rotelle della sedia, sembra che il documento che ha in mano sia pesante come un macigno e senza nemmeno scavallare le gambe infila il passaporto dentro la fotocopiatrice naturalmente senza carta. Usciamo da là dentro e ce ne andiamo ma non prima di aver lasciato 10 dollari i quali vengono consegnati al sudaticcio dal tassista con una stretta di mano. Davanti ad un’insalata e una scodella di terracotta di non si sa quale carne, la stanchezza di questi giorni esplode facendoci litigare. Mirco è teso come le corde di un violino, io pure. So cosa ci faccio qua…e per esserci ho bisogno che non venga a mancare il motivo principale. Noi.”

    #19689
    matteino
    Bloccato

    Forza ragazzi!!! Non lasciatevi andare…e usate tutte le energie in modo costruttivo…se qualcosa non va, fermatevi e trombate! heheheeheheh!

    P.s.
    Morale socio-politica:
    L’italiano in terra straniera è vitttima delle leggi del luogo
    L’italiano in Italia è vittima degli stranieri….
    Italiano=Sodomia!

    #19693
    ire
    Bloccato

    Notizia flash! Ottenuto il visto! Si riparte!
    venerdì 23 luglio 2010
    (Mirco scrive agli amici del blog)

    http://www.ferrara-ulanbator.it/ferrara.mongolia/Blog/Voci/2010/7/23_Notizia_flash!_Ottenuto_il_visto!_Si_riparta!.html

    Abbiamo appena ricevuto il visto di transito turkmeno. 5 gg per attraversare uno dei paesi più ostici dell’Asia centrale. Dopo aver fatto ore di anticamera, siamo addirittura diventati amici con funzionari e cameriera dell’ambasciata. Ma solo il pianto di Francesca con il console turkmeno questa mattina ha smosso i funzionari al di là del Mar Caspio. Ora scappiamo al porto per cercare di prendere il primo traghetto per Turkmenbashi. Speriamo di attraversare il paese senza problemi e trovare una connessione internet.

    Scappiamo, a presto!

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